zanzara febbre del nilo

Febbre del Nilo settima vittima in Veneto

ROVIGO. Una donna di 58 anni che aveva contratto il virus West Nile è morta oggi nel rodigino. Lo riferisce l’Usl 5 Polesana. La paziente, che risiedeva a Trecenta (Rovigo), aveva contratto la malattia nei primi giorni di agosto, ed era già affetta da grave patologia che – spiega l’unità sanitaria – ha portato alla compromissione del sistema immunitario. Si tratta del settimo decesso registrato in Veneto da quando il virus è ricomparso quest’estate.

Fonte: Il Giornale di Vicenza

Virus West Nile

Il virus del Nilo occidentale (noto anche con la denominazione inglese West Nile VirusWNV) è un arbovirus della famiglia dei Flaviviridae, genere flavivirus, appartiene al IV gruppo dei virus a ((+) ssRNA). Di questo genere fanno parte anche il virus della febbre gialla, il virus dell’encefalite di Saint-Louis, il virus dell’encefalite di Murray Valley e il virus dell’encefalite giapponese.

Il suo nome viene dal distretto di West Nile in Uganda, dove è stato isolato per la prima volta nel 1937 in una donna che soffriva di una febbre particolarmente alta. In seguito è stato trovato negli uomini, negli uccelli e nei moscerini in Egitto negli anni cinquanta, diffondendosi infine anche in altri Paesi. La malattia ha un andamento endemico-epidemico e inizialmente risultava diffusa soprattutto in Africa (specie in Egitto), Medio Oriente, India.

Zone a rischio

In Italia, le zone colpite dalla Febbre del Nilo hanno riguardato soprattutto Emilia-Romagna e Veneto, ma dal 2008 si sono verificati casi di contagio anche in Lombardia e nuovi casi di contagio si sono verificati anche nel 2013 e 2014. Agli inizi di settembre 2017, a Collesalvetti (Livorno) si è verificato un caso di contagio. A scopo precauzionale diverse AVIS locali hanno deciso di effettuare controlli sul sangue dei donatori. Anche il Centro Nazionale Trapianti italiano nel 2009 ha deciso di eseguire test per la valutazione di eventuali infezioni da WNV.

Il verificarsi di una risposta anticorpale in alcuni donatori provenienti dal Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Basilicata è risultata inaspettata ed ha evidenziato che l’infezione da WNV è presente in diverse regioni italiane. Le zona adiacenti a fiumi o bacini lacustri sono più esposte al contagio, data la loro naturale proliferazione di zanzare. Nel 2011 sono state riscontrate anche in Sardegna diverse morti tra gli equini per il virus. Il primo caso di febbre del Nilo occidentale neuroinvasiva in Italia fu nel settembre 2008. Nel 2011 in Sardegna il virus ha causato la morte di due uomini, di 70 e 34 anni.

Il 7 settembre 2018, si è verificato un caso di contagio in Molise da parte di una donna che era rientrata da poco dal suo paese natale, la Grecia.

Scopri qui il nostro sistema da antizanzare da giardino Zanz-Zap e seguici su Facebook.

Staff di Zanz-Zap

Condividi questo contenuto